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venerdì 11 dicembre 2009

Dopo i primi Consigli Comunali, sono preoccupanti le scelte adottate dalla giunta Confalonieri:

1. Piano Casa:

Il Piano Casa è stato esteso anche al centro storico mettendo a rischio i delicati equilibri che lo regolano: quali saranno le ricadute?

Perché gli altri comuni hanno tutelato il centro storico mentre Albiate no?

2. Piano di Governo del Territorio (PGT):

a) È stato deliberato l’aumento della superficie edificabile in tre aree :

Area 3a Marconi Boccaccio (ex Riboldi), Area 3b della Pressosa, Polo Produttivo di Via delle Valli;

Ciò significa che si realizzeranno circa 6.500 mq in più rispetto al PGT della giunta Viganò;

b) E’ stato proposto in Commissione Urbanistica, per poi essere ritirato nel corso del Consiglio Comunale, l’incremento del 20% della volumetria per le aree ex Dufour e Trieste/La Pira. Approssimazione o disegno strategico?

c) È stata dichiarata l’intenzione di valutare “favorevolmente”, nella prossima variante al PGT, la possibilità di edificare in alcune aree agricole;

d) È stata sospesa l’attuazione del Parco Locale di Interesse Sovracomunale ALMASOLIS (ALbiate-MAcherio-SOvico-LISsone);

e) È stata espressa la volontà di fare una variante generale al PGT per la quale sono stati già stanziati 30.000 euro nell’ultima revisione di Bilancio.

Ma cosa annunciava il gruppo Lega Nord-PDL in campagna elettorale?

a) che Albiate era già urbanizzato al 62% (percentuale limite per la qualità della vita e la vivibilità del nostro paese)

b) No alla cementificazione dell’area ex Dufour

Se questi sono i presupposti per i prossimi 5 anni dell’amministrazione Confalonieri

SEM A POST !!


martedì 13 ottobre 2009

La seduta del Consiglio Comunale di Albiate per il “Piano Casa”

PIANO CASA REGIONE LOMBARDIA
LA LEGGE PER IL RILANCIO DELL’EDILIZIA

Legge Regionale 16 luglio 2009, n. 13 Azioni straordinarie per lo sviluppo e la qualificazione del patrimonio edilizio ed urbanistico della Lombardia (B.U.R.L. n. 28 del 17 luglio 2009, 2° s.o.)

Seduta del Consiglio Comunale di Albiate - 12 Ottobre 2009

Le amministrazioni Comunali sono state chiamate ad assumere, entro il temine del 15 Ottobre 2009 le decisioni riguardanti :

• l’indicazione delle aree escluse dall’applicazione della legge,
• le modifiche alla riduzione degli oneri ,
• l’individuazione delle aree produttive in cui è possibile effettuare interventi.

Visti gli effetti di deregolamentazione di questo “piano casa”, per operare scelte oculate sarebbe stata necessaria un’attenta valutazione delle possibili conseguenze in Albiate.

Siamo convinti che i tempi brevi lasciati a disposizione degli enti comunali, per assumere le decisioni relative al proprio territorio, abbiano introdotto un elemento di urgenza che si è tradotto in una pericolosa approssimazione e nel rischio di non poter più controllare quegli interventi dannosi all’equilibrio dello sviluppo urbanistico del nostro Comune.

I nostri consiglieri hanno espresso voto contrario, perché siamo convinti che le normative già esistenti consentano di effettuare tutti gli interventi necessari al patrimonio edilizio, senza necessità di una legge di deregolamentazione, che vanificherà in buona parte la programmazione urbanistica e territoriale realizzata con l’adozione del Piano di Governo del Territorio (PGT).

Alla maggioranza, abbiamo chiesto di adottare voci specifiche nel bilancio comunale per avere visibilità delle entrate derivanti dal “piano casa” ed abbiamo ricevuto promessa dal Sindaco che ciò sarà fatto. Chiederemo che questi proventi siano utilizzati per investimenti a beneficio delle fasce sociali in difficoltà nel nostro Comune.

Il “Piano Casa" - Come ha operato la nuova amministrazione di Albiate

Ha limitato il tempo, già esiguo, per un confronto costruttivo sul piano casa:


In contraddizione con le aspre critiche espresse dal Sindaco in campagna elettorale, secondo il quale la passata amministrazione avrebbe “calato dall’alto” le decisioni sul Piano di Governo del Territorio, questa Amministrazione in occasione del “piano casa” ha ristretto lo spazio, già minimo, per un confronto costruttivo.

Dal 17 Luglio 2009, data di approvazione della legge, è stata convocata in data 8 Ottobre 2009 l’unica seduta della commissione urbanistica, presentando le decisioni che quattro giorni dopo, avrebbe dovuto assumere il Consiglio Comunale del 12 Ottobre 2009, convocato a ridosso del termine perentorio previsto dalla legge regionale (15 Ottobre 2009).

In altre parole, su un tema così importante, non è stato lasciato il tempo per fare più di una riunione della commissione o più di una seduta del Consiglio Comunale prima della scadenza oltre la quale si sarebbe comunque applicata in toto la disciplina dettata dal piano casa.

La delibera e le planimetrie sono state consegnate all’ultimo momento e le decisioni sottoposte al voto non sono state supportate da un’adeguata presentazione che le rendesse accessibili e facilmente comprensibili, anche per i cittadini presenti alla seduta del Consiglio.

Ha ammesso la riduzione del 30% degli oneri di urbanizzazione:

La legge prevedeva la possibilità di modificare la riduzione degli oneri prevista dal piano casa, ma questa amministrazione ha sottratto una preziosa fonte di finanziamento, in una fase di difficoltà di bilancio, recependo il valore massimo del 30% per la riduzione gli oneri di urbanizzazione.

Siamo convinti che questa scelta, di dubbia efficacia quale incentivo, sia un aiuto non richiesto a quelle fasce sociali che non ne necessitano.

Agevolazioni per pochi e tasse per tutti, visto che il Sindaco durante il dibattito in consiglio ha già fatto intendere che probabilmente sarà necessario aumentare le imposte comunali.

Ha lasciato che il Centro Storico rientrasse nelle aree di attuazione del piano:

Riteniamo sbagliato aver inserito tutto il Centro Storico nelle aree di attuazione della legge regionale e siamo critici per l’eccessiva semplificazione con la quale è stato affrontato questo primo importante appuntamento. Temiamo che queste decisioni metteranno a rischio l’equilibrio dello sviluppo urbanistico e territoriale di Albiate.

Ha scommesso al buio:

La nuova amministrazione non si è preoccupata di realizzare una simulazione degli interventi che potranno realizzarsi sul nostro territorio, né una proiezione delle entrate per le casse comunali che si avranno grazie a questo “incentivo”. Si scommette al buio e si spera in qualche ricaduta positiva, considerando il pericolo di effetti dannosi un costo necessario e senza neppure tentare una stima del rapporto rischi/benefici.