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25 aprile 2020
Quest’anno il 25 aprile cade nel pieno delle misure di isolamento che hanno sospeso le nostre libertà personali e non ci permettono di ritrovarci assieme per un atto pubblico di memoria, di riconoscenza per quelli che hanno resistito e sono morti combattendo contro il fascismo, di conferma dei valori fondanti della nostra Repubblica democratica.
Ma il 25 aprile resta una festa collettiva che possiamo celebrare dicendo ciascuno “io resto libero nonostante sia chiuso in casa, voglio difendere la mia libertà e la libertà di tutti : la mia autolimitazione è una forma di altruismo per salvare gli altri e me stesso da un rischio di morte” .
Calamandrei diceva che la libertà è come l’aria, ci si accorge del suo valore quando viene a mancare. La situazione che stiamo vivendo ci rende percepibile fisicamente la sofferenza procurata dalla libertà negata.
Col 25 aprile festeggiamo la vittoria degli italiani che volevano ritornare liberi contro un esercito invasore e contro chi li voleva tenere in oppressione.
Con questa cerimonia rendiamo omaggio, a nome dei familiari e dei cittadini che non possono essere fisicamente qui con noi, agli uomini che hanno speso le loro energie e perfino la loro vita per restituirci la libertà e costruire una società democratica basata sull’uguaglianza.
Vogliamo anche accomunare nel riconoscimento tutti quelli che oggi in questi terribili giorni si stanno prodigando per contrastare la pandemia e tener in piedi il paese, per permetterci ancora di sconfiggere l’oppressione del male e restituirci la libertà.
E’ la bella Italia, l’Italia coraggiosa, di cui possiamo esser fieri e su cui possiamo fondare le basi per la ripresa della civile convivenza in una società democratica.
Viva l’Italia liberata
Viva l’Italia colpita al cuore
Viva l’Italia con gli occhi aperti nella notte triste
Viva l’Italia, l’Italia che resiste
